Capitanbart
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Inserito il - 05 apr 2004 : 11:06:57
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Baggio conferma: "Smetto"

Intervista del Codino al Tg1: "Stavolta sono sicuro. Il calcio è la mia passione più grande, ma ancora per poco. La nazionale? Se il Trap mi chiama dico sì". MILANO, 31 marzo 2004 - Sarà una coincidenza, ma Roberto Baggio non ha scelto un giorno qualsiasi per ribadire il suo ritiro a fine stagione dalla attività agonistica. Il Codino ha dato l'annuncio agli italiani (intervista al Tg1) proprio un'ora prima che la nazionale di Trapattoni scendesse in campo per l'amichevole in Portogallo. E la maglia azzurra per una volta passa in secondo piano: Baggio va in copertina e con lui tutte le magie (202 reti segnate in serie A) che il fantasista ci ha regalato in venti anni di carriera. Certo, proprio con la Nazionale ci potrebbe essere ancora un appuntamento: il Trap, infatti, potrebbe convocare il giocatore del Brescia per il test contro la Spagna, previsto il prossimo 28 aprile. "Dovrebbe essere una cosa bella - sottolinea il Codino -. Se mi fa piacere? Sicuramente". Staremo a vedere. Per il momento ci sono altre certezze, come le parole d'addio pronunciate nell'intervista da Baggio. "Stavolta sono sicuro, smetto. Il calcio è la passione più grande che ho, credo però che durerà ancora per poco. I ricordi più belli? Se chiudo gli occhi gli episodi sono tanti. Ma ho smesso di sognare e di soffrire...". Uno, però, è stato difficile da dimenticare: il rigore sbagliato nella finale contro il Brasile a Usa '94. "Me lo sono portato dentro per quattro anni, fino ai Mondiali del '98. Comunque la cosa che più mi dà soddisfazione è quella d'essere un esempio per i giovani: sono uno che non ha mai mollato di fronte agli infortuni e alle difficoltà. E che ha sempre seguito i suoi sogni".
E l'ennesima conferma del ritiro da parte di Baggio, arriva dal padre del giocatore. "Si sapeva, era un pezzo che Roberto aveva deciso di smettere con il calcio. Che consiglio gli avrei dato io? Gli avrei detto di proseguire ancora un po' - risponde Fiorindo Baggio -, ma è lui che deve decidere se si sente ancora all'altezza di giocare su questi livelli, dopo i tanti infortuni subiti. Certo che ci dispiace, anche per mia moglie è uguale, ma se Roberto vuole smettere, almeno così ha detto, noi non possiamo farci niente. Anche l'altro mio figlio, Eddy, gioca a calcio, nel Vicenza. Sarebbe bello se fosse una sorta di passaggio di testimone con il fratello".
tratto da www.gazzetta.it
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