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 Roberto Baggio
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 BAGGIO IN NAZIONALE CONTRO LA SPAGNA

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
danielecaiani Inserito il - 19 apr 2004 : 18:45:27
TRAPATTONI: BAGGIO IN NAZIONALE CONTRO LA SPAGNA

(AGI) Roma, 17 apr. - "Baggio sarà in campo contro la Spagna" conferma Trapattoni; Codino: "Dire addio al calcio scelta dolorosa". Roberto Baggio indosserà ancora una volta la maglia della Nazionale: a confermarlo è stato lo stesso ct azzurro Giovanni Trapattoni il quale, nel corso del programma di Bruno Vespa "Porta a porta" andato in onda ieri sera, ha detto: "Giocherà la prossima amichevole dell'Italia, a Genova contro la Spagna. Ne ho già parlato con lui; mi sembra un doveroso riconoscimento ad un calciatore così carismatico". In studio è intervenuto telefonicamente anche Baggio, il quale ha parlato del suo ritiro: "Decidere di lasciare il calcio a fine stagione è stata per me una scleta molto dolorosa, ma è una cosa che bisogna accettare, è un momento che arriva per tutti. Queto è un periodo difficile, sto cercando di viverlo bene, ma non è facile". -


letto su http://www.sportivi.it/pages_6714.html
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
daniele10 Inserito il - 30 apr 2004 : 12:15:34
30/04/2004 Grande emozione al Marassi per la partita di Baggio in nazionale! (Italia-Spagna: 1-1) * Big emotion with Baggio in the National Team! (Italy vs Spain: 1-1). by G.Tironi



ITA

Entra per ultimo in campo nel riscaldamento: umile e schivo come sempre. Toccato dall'affetto che lo circonda. E subito arriva il boato, autentico e fragoroso. Marassi saluta così il Divin Codino mezz'ora prima del calcio d'inizio di Italia-Spagna.
Intorno si rivivono tutti i colori e le emozioni che in questi anni lo hanno accompagnato per gli stadi d'Italia: centinaia di maglie numero 10 fanno da cornice sugli spalti mentre a vista d'occhio non c'è angolo dello stadio che non porti con sé un messaggio per lui.
Slanci emotivi ("Amo Baggio alla follia come Renzo amò Lucia"), puri attestati di stima ("I campioni passano, gli uomini no"), episodi del passato e scenari del futuro ("Trap, grazie per l'idea, ci serviva in Corea"; "Portogallo: portoBaggio"). Il tutto senza dimenticare la goliardia ("Del Piero in poltrona, Baggio a Lisbona") e la presenza di tutti i gruppi che hanno sostenuto in questi anni Roby a Brescia e pro-nazionale (la gigantesca maglia numero 10 issata sugli spalti dall'Ospitaletto fanclub e i sostenitori del movimento "No Roby? No Party!!!", che l'anno scorso ha infiammato la rete internet chiedendo il ritorno di Baggio in azzurro).
Il Divin Codino ha ancora i postumi del lieve infortunio subito domenica scorsa ed è un vero peccato che non sia al 100%, ma non può certo perdersi la festa che i tifosi gli hanno preparato ed è lui a toccare la prima palla. Poi si sistema sulla trequarti con Vieri davanti a fare da apri varchi e Di Vaio sul fianco sinistro.
Durante il match la nazionale stenta e la palla gira poco dalle parti di Baggio e Vieri. Complici la natura amichevole e sperimentale dell'incontro, la Spagna domina a centrocampo, con l'Italia a subire il palleggio avvesario. E quando gli azzurri cercano di imporre la propria iniziativa, fanno fatica a trovare la manovra a terra per raggiungere la zona dove opera il Divin Codino.
Nonostante questo, appena la palla arriva al piede di Baggio, la sua arte si accende e con essa l'intero Marassi: prova un dribbling in mezzo a due avversari e viene steso fra il mugolio dei 30mila presenti. Poi si muove nel cerchio di metà campo e offre una bel diagonale per il taglio di Fiore.
Gioca con precise geometrie rasoterra, chiamando i compagni allo scambio. Gli azzurri, nel tentativo di accelerare la manovra, spesso sparano lungo per la testa di Vieri o cercano di conludere a rete dalla distanza. Al 19' Roby si esibisce in un paio di dribbling: velo in quasi spaccata ad aprire la porta al tiro di Perrotta. Applausi. Allo scadere del primo tempo, spalle alla porta, prova anche una difficile torsione di testa. Di poco a lato.
Nella ripresa è la Spagna a passare in vantaggio per prima con Torres, ma l'Italia riesce a riportarsi subito sotto: i difensori iberici fermano fallosamente Roby e dall'azione successiva scaturisce il pareggio azzurro. Merito dell'incornata di Vieri, ben pescato da Fiore.
Roby allora si sposta una ventina di metri più avanti: c'è voglia di gol e ci prova ancora galoppando su lancio lungo. Anticipa il portiere in uscita con un pronto tocco di testa e poi prova il diagonale sinistro da posizione angolata ma non trova lo specchio della porta. Peccato, meritava veramente.
Alla fine un silenzio irreale avvolge l'ultimo quarto d'ora: i tifosi sanno che di lì a breve il Trap lo richiamerà in panchina per concedergli la standing ovation finale, ma nel frattempo boati di entusiasmo travolgono il Ferraris non appena la palla gli passa vicino.
E dopo un'ultima punizione, bloccata da Canozares, all'88 arriva il momento: Miccoli entra in campo per Roberto Baggio, che raccoglie l'applauso conclusivo della serata.
"Credo che le parole più belle sono quelle che mi rivolge la gente che mi dimostra affetto. Quelle parole rimarranno incise nel mio cuore per sempre - dichiarerà a fine gara emozionantissimo - Dovevo stare in campo per meno tempo, poi Trapattoni mi ha dato la possibilità di continuare e provare a fare gol, ma non è arrivato. Pazienza - scherza con un velo di commozione - vorrà dire che sarà per la prossima volta!".
Non resta quindi che buttare un occhio sul resto degli striscioni che si dispiegano in tribuna. In ordine sparso. È loro l'ultimo saluto a Roby Baggio: "Con Baggio in Nazionale l'acqua santa non portare", "Trap regalaci un sogno, porta agli europei il Codino di Caldogno", "Baggio orgoglio nazionale", "100 motivi per non credere a niente, 204 per sognare ancora", "Anvedi come gioca Baggio", "Senza Baggio agli europei io non mi divertirei", "L'Italia senza Baggio come le pere senza formaggio", "Roby 10 Euro 2004", "Maradona + Pelè = Baggio", "Con Baggio in Nazionale l'Europeo si può conquistare", "Per un'Italia da sballo, porta Baggio in Portogallo", "L'Italia senza Baggio è un'Italia senza coraggio", "Il mondo ti ha apprezzato, l'Europa ti ha ammirato, l'Italia non ti ha mai dimenticato", "Baggio, il capolavoro che mancava a Genova", "L'ultimo Baggio di sole".
È stata la partita più vista dai mondiali 2002: 11,5 milioni di spettatori con il 40% di share. Non male per un'amichevole!

Giovanni Tironi

letto su http://www.robertobaggio.com/upgrades_pages/PageNews274.htm
daniele10 Inserito il - 30 apr 2004 : 09:31:03
quote:
Originalmente inviata da maxvime

GIORNATA DI LAVORO MOLTO INTENSA ....



hahahahaha hai ragione!!! è un lavoro duro ma qcuno lo deve pur fare
hehehe... e pensa che non ho ancora trovato il modo di salvare le interviste e i filmadi dai siti rai e gazza altrimenti anche oggi... miniera ahahah
maxvime Inserito il - 29 apr 2004 : 13:37:44
GIORNATA DI LAVORO MOLTO INTENSA ....
daniele10 Inserito il - 29 apr 2004 : 11:03:19
Robi, grazie per mille emozioni


L'uscita di Robi Baggio, 37 anni, dopo la gara di Genova. Ap
dal nostro inviato
Diego Antonelli



L'amichevole di Genova con la Spagna è stata la passerella finale in maglia azzurra per un grande campione. Che ha fatto innamorare milioni di tifosi.

GENOVA, 29 aprile 2004 - La serata in agrodolce di Genova ha scatenato tempeste di emozioni, e non solo in Roberto Baggio, grande protagonista dell'amichevole con la Spagna (1-1), ma anche in tutti quelli che a qualsiasi titolo vi hanno preso parte, fossero essi in campo con lui, in panchina, in tribuna o a casa davanti alla televisione. Queste turbolenze emotive rendono assolutamente impossibile giudicare obiettivamente la prova di Baggio. Il voto del divin codino nella sua partita non può che essere un voto alla carriera e, di conseguenza, è un voto altissimo.

Impossibile non vedere in ogni suo gesto sul campo di Marassi, la citazione, il riferimento a qualche suo colpo spettacolare di quelli che sono finiti per direttissima nella hall of fame di questo gioco e che portiamo tutti nel cuore. Baggio ha detto che quella di ieri sera è stata la partita più bella della sua storia. A parlare era evidentemente il cuore del fantasista di Caldogno, non la testa. Non esistono infatti paragoni credibili tra tocchi (pur aggraziati e pregevoli) e invenzioni della serata genovese e i suoi colpi più famosi, quelli conservati nelle cineteche sportive di tutto il mondo.

Con l'uscita di scena di Roberto Baggio si chiude di fatto un'era che già da tempo volgeva al crepuscolo. Roberto Baggio è l'ultimo artista di pura fantasia che è riuscito a diventare grande (anzi grandissimo) quasi esclusivamente grazie alle sue doti tecniche. La componente atletica in lui non è mai stata fondamentale. Fantasia pura si potrebbe dire. Genio assoluto, se preferite. Tra l'altro incastonato in un fisico tormentato da sempre. Ecco, il grande sforzo atletico di Roberto Baggio non è mai stato mirato a un potenziamento fisico; Roberto non ha mai lavorato per l'accrescimento, ma sempre e sempre più spesso per il mantenimento, per la riparazione.

Tutto ciò spiega almeno in parte il perché di una popolarità così diffusa. Baggio è l'ultimo (oltre che uno dei più grandi) eroe romantico di questo mondo. Un ragazzo che ha tanto sofferto e ha tanto lottato, conquistando molto, ma anche mancando molti appuntamenti con la buona sorte. Di lui, è vero, ci resteranno le grandi giocate e i gol spettacolari, ma anche i momenti sfortunati: le partite perse ai rigori, i trofei sfuggiti per un soffio, le tante incomprensioni con i tecnici che lo hanno allenato, i molti infortuni. Baggio è l'eroe perfetto, completo di gioie e di dolori, di cadute e resurrezioni. Il suo personaggio sembra uscito da un poema omerico, la sua storia tratteggiata dalla penna di Shakespeare. Tutti quanti dobbiamo ringraziare il dio del pallone per averci fatto dono di un simile campione. Tutti abbiamo il dovere morale di coltivare la memoria delle sue gesta e di tramandarle alle generazioni future, ben coscienti del fatto che di giocatori come lui non se ne sono visti tanti negli ultimi 100 anni e si farà sempre più fatica a vederne. Grazie ancora Robi.


letto su http://www.gazzetta.it/primi_piani/calcio/2004/pp_1.0.363897509.shtml
daniele10 Inserito il - 29 apr 2004 : 10:58:43
Un boato per Baggio

di g.d.s.



Così i 40mila del Ferrari hanno accolto il Codino, al rientro in azzurro dopo 5 anni. Tantissimi gli striscioni sugli spalti. Robi: "Ringrazio il Trap e la mia gente".

GENOVA, 28 aprile 2004 - Un boato. Così i 40 mila presenti allo stadio Ferraris di Genova hanno accolto Roberto Baggio, al ritorno in nazionale dopo 5 lunghi anni. Il Codino è entrato in campo intorno alle 20.15, da solo, per ultimo, dopo gli altri dieci titolari che Trapattoni schiera questa sera nell'amichevole con la Spagna. E la gente è impazzita, con un'ovazione ha salutato il Codino più amato d'Italia che ha risposto subito, salutando i tifosi prima del riscaldamento.
Così è iniziato ufficialmente il Baggio-day. Sugli spalti non si contano gli striscioni, si sono davvero sbizzarriti gli amanti del Codino. Messaggi chiari per il c.t.: "Trap, grazie per l'idea, ci voleva in Corea" si legge nella zona distinti. "Con Baggio in Nazionale, l'acqua santa non portare" e "Del Piero in poltrona, Baggio a Lisbona". Più in là: "100 motivi per non credere a niente, 204 (tanti i gol di Baggio in campionato) per sognare ancora". E poi il classico "No Baggio no party", un romantico "Amo Baggio alla follia, come Renzo amò Lucia", e poi "Maradona + Pelè= Baggio". "Con Baggio in Nazionale l'Europeo si può conquistare", e "Per un'Italia da sballo, porta Baggio in Portogallo", "L'Italia senza Baggio è un'Italia senza coraggio". Da rima a rima: "Il mondo ti ha apprezzato, l'Europa ti ha ammirato, l'Italia non ti ha mai dimenticato". Un richiamo a Genova 2004, capitale della cultura: "Baggio, il capolavoro che mancava a Genova". Sino al poetico "L'ultimo Baggio di sole".
Lui, ha ringraziato così, prima del fischio d'inizio: "Grazie alla federazione e Trapattoni per questa opportunitá. Ci sará grande emozione ma poi penserò a fare il mio meglio. L'affetto della gente è la cosa più importante e bella per un professionista". Ventisette gol in azzurro e un sogno, l'Europeo, con la mano sulla spalla di Buffon, il Codino ha cantato l'inno che ama di più. E ripreso a giocare. In azzurro.

letto su http://www.gazzetta.it/primi_piani/calcio/2004/pp_1.0.363406014.shtml
daniele10 Inserito il - 29 apr 2004 : 10:49:08
28.04.2004
Per Baggio l'Italia si ferma a Genova
di Aldo Quaglierini

C'è l'Italia, c'è la Spagna e l'Europeo che ora è vicino sul serio. Ma il vero tema di Genova è l'inno a Baggio. È una musica, una canzone, un grido che sembra partire da Nervi, raggiungere Pra e Voltri, sfiorando Sant'Eusebio, fermandosi con il ruggito di un vulcano, rauco e travolgente, nel cuore di Marassi. È il saluto dei ragazzi del Ferraris che per una volta uniti rappresentano tutta Italia nell'abbraccio forte e simbolico a un campione amato come pochi altri. Tutto il resto passa in secondo piano: le prossime partite, la formazione, la nazionale snobbata dai vip, le polemiche.

Il risultato, addirittura, di questa sfida amichevole con la Spagna non importa granché a nessuno. Per Baggio invece, c'è una attesa enorme. Sembra preparato anche l'ingresso, che avviene per lui in un ritardo studiato, con gli azzurri che scendono in campo per il riscaldamento e Roby che non c'è, il pubblico che ammutolisce e poi che esplode al suo arrivo. Lo stadio è tutto un inno a Baggio, non si contano le foto, le riproduzioni col suo volto, le bandiere col suo nome, e poi decine di striscioni in suo onore: «Trap grazie per l'idea, ci voleva in Corea». «Senza Roberto non mi diverto», «No Roby? No party», «Con Baggio in nazionale l'Europeo si può conquistare». «Baggio capolavoro che mancava a Genova 04», «Baggio ti avremmo voluto con noi, i campioni passano gli uomini restano», «Amo Baggio alla follia come Renzo ama Lucia».

Peccato che dopo l'apertura di martedì Trapattoni la porta della nazionale l'abbia subito richiusa. In un’intervista rilasciata mercoledì mattina ha fatto capire bene che esiste una gerarchia nelle convocazione e che neanche una esclusione di Inzaghi (mercoledì più probabile dopo la notizia dell'intervento) farebbe scattare immediatamente la sua chiamata. Ci sono altri nomi, altre scelte, altre necessità. Come quelle di avere nel gruppo muscoli giovani, tendini integri, ginocchia d'acciaio, mentre Baggio è tutto un acciacco, ha una gamba più corta e un curriculum di infortuni da far paura, è rattoppatto e incerottato, come un reduce di guerra ed è difficile capire come riesca a correre, lottare e giocare. Ma sono in pochi a toccare la palla come lui...

Sampierdarena e Boccadasse, le due sponde del Bisagno, sono un unico blocco nell'applauso al Codino del pallone, saltano in piedi all'unisono quando, al ventesimo del primo tempo Baggio semina il panico nell'area spagnola; quando allo scadere dei primi 45' il gol sembra cosa fatta, quando al 18' della ripresa scavalca Casillas e vola verso il miracolo che tutti aspettano; quando a sei minuti dalla fine calcia una punizione senza sorprendere l’altro portiere spagnolo, Canizares.

Ma il gol non arriva, manca la ciliegina, insomma, ma la torta c'è, è grande e dolce. Guardando le gradinate e i trentamila spettatori che le riempiono capisci che Baggio è un simbolo. Il simbolo della bellezza contro la rozzezza, della lotta contro la sfortuna, della rivincita sugli avversari. Baggio è amato dalla gente, tutti scattano in piedi quando Trap lo richiama, ma questo non basterà per farlo arrivare a Lisbona. I suoi tentativi di rinascita, rabbiosi e leggendari, si fermeranno all'azzurro di Genova. A meno che succeda l'impensabile.

Lui ci ha già abitati a imprese quasi impossibili, adesso davanti ha una strada tortuosa e in salita ma niente è impossibile. In campo, è un sorvegliato speciale, tenuto stretto tra la morsa di Albeda e Alonso, può poco ma quello che fa strappa l'applauso. In campo ci sono campioni del calibro di Vieri e Cannavaro, giocano Raul e Salgado, Morientes e Helgera, ma gli occhi sono tutti per lui. I compagni lo cercano non solo perché è la sua festa ma perché il carisma lo senti al fiuto, attira le azioni, catalizza le intenzioni. Ogni volta che la palla arriva sui suoi piedi è un boato, quasi tutti aspettassero il capolavoro ad ogni costo, l'impossibile realizzato, il sogno che si materializza. Non segna Baggio, ma a ben guardare il miracolo vero è Baggio in azzurro. Per ora accontentiamoci.




letto su http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=34092
daniele10 Inserito il - 29 apr 2004 : 10:18:10
Le mie pagelle



Dopo aver assistito ad un evento STORICO, dopo aver constatato che la nazionale italiana ha giocato in 6 anziché in 11, dopo aver avuto l'immenso piacere di vedere IL CAPITANO della Nazionale Azzurra con il numero 10 e il codino, dopo aver visto uno che la passa quasi sempre "di prima" sbagliando veramente poco, dopo ... dopo questo e molto altro...
prima di aver letto o sentito ogni commento
mi lancio con le pagelle in perfetto stile ALLLUNEDì (http://www.mavieni.com/daniele/alllunedi/)


BUFFON 6.5
decisivo sicuramente in un occasione fa vedere di ciò che è capace. PARATOIA

PERUZZI
6.5 il cinghialone tanto amato ricorda nazionali di altri tempi. REVIVAL

PANUCCI
6-- l'ex giocatore del Real è capace ma la voglia non è eccessiva, cmq svolge con serena applicazione il suo lavoro. COMPITINO

CANNAVARO
6-- bho... mha... le doti ci sono ma ci lascia perplessi. RICERCATO

MATERAZZI SV
cosa vuoi dire di uno che entra da piallatore per 90min e si fa ammonire in un amichevole???? FUORI LUOGO

ODDO SV
lasem perd

FIORE SV
vedi oddo

FERRARI 6.5
si impegna per quanto può dare nella circostanza. CRESCENTE

DIVANO (DIVAIO) 2
non vorrei infierire con uno che ha le attenuanti generiche di essere stato tutta la stagione alla corte del viareggino e di giocare fuori ruolo, cito solo alcuni dei commenti echeggianti in tribuna: "corri divano..." "allora ti muovi..." "sembra che abbia una scopa nel..." IRRITANTE

PIRLO 7-
a me sto bresciano triste piace una cifra (calcisticamente)!!! è uno che "ci da del tu" al pallone. ha il grande merito di darsi da fare e di giocare nonostante la partita che lo aspetta domenica. CONFERMATO

ZAMBROTTA 7
mano male che c'è zambrotta!! mi sembrava di rivederlo all'old trafford!!! ... purtroppo anche in questa occasione i compagni non sono all'altezza

VIERI 5/6
e questo bisonte imbornito sarebbe l'attaccante più forte d'italia??? per l'amur di un diu non dico che faccia cagare, azzo ma ha i piedi di ghisa!!! pesante e piantato come un pilastro!!! non fa un movimento decente senza la palla, le uniche corse che ci fa vedere sono indirizzate a dettare il lancio (per lui) in verticale verso la porta. Cristian non è difficile guardati un paio di cassette del Brescia, se tu avessi fatto la metà di quello che fa Caracciolo nelle sue peggiori domeniche avremmo segnato 4 goal solo nel primo tempo. SOPRAVALUTATO AI LIMITI DEL FALSO IN BILANCIO

AMBROSINI 5
i commenti di quello dietro di me in tribuna: "Ambrosini ha fatto più danni che la peste..." "... sei fermo come un dipinto!" ASSENTE

MICCOLI 8
svolge al meglio il suo ruolo: entrare per 5 minuti al posto di baggio. cosa credete che racconterà ai suoi nipotini quando avrà 80 anni??? l'esordio in nazionale? il primo goal alla juve? di aver giocato con uno che parla agli uccelli? del goal di vieri mentre uno spagnolo è in terra?.... per me racconterà di quando è entrato al posto di un pezzo di storia del calcio

DIANA 6.5
Il ragazzo si sbatte. IMPEGNATO

GLI ALTRI CHE HO DIMENTICATO
Non pervenuti o censurati dalla mia corteccia celebrale

VARIALE 5
per me questo porta sfiga!!!! sono anni che lo dico!!!! urge un amuleto!!!

GIGI RIVA 7
come cammina lui in mezzo al campo non ce n'è: mani in tasca, giacca e occhiali scuri alle 8.30 di sera. STORICO


TRAP 7
lascio perdere gli schemi, il gioco, gli europei, divaio fuori ruolo, ecc. grazie a lui abbiamo avuto il piacere di vedere Roby in campo 85minuti, con il 10 e la fascia di capitano!!!! GRAZIE TRAPP!!!!


ROBY
Non segna ma vederlo giocare dallo stadio è sempre un piacere. Lui è il calcio! POETA





E voi cosa ne pensate? Come è apparsa la partita dalla TV?
SCRIVI IL TUO COMMENTO!!!
danielecaiani Inserito il - 28 apr 2004 : 14:48:59
"Mai dire mai"
27 04 2004



Il Trap con Baggio in conferenza stampa (AP)
Stasera (diretta web Virgilio Sport ore 20.30) c’è Italia-Spagna, amichevole pre-europeo, ulteriore test in vista dell’appuntamento di giugno. L’attenzione è tutta per Roberto Baggio, convocato dal Trap, pronto a dare spettacolo al Marassi di Genova.

Il codino sarà in campo nonostante un indolenzimento alla coscia destra. Presenza temporanea o prove generali in vista del Portogallo? Giovanni Trapattoni risponde alla James Bond.


“Il percorso con Baggio è iniziato due anni e mezzo fa. La Federazione mi aveva chiesto se era possibile chiamare ancora Roberto in nazionale. Io l'ho contattato e lui si è dimostrato subito felice di poter cogliere questa opportunità”.

“Io non credo che sia vicino all'addio al calcio e comunque in questo periodo ho letto tante cose. È vero che ultimamente ci sono tante defezioni e quindi non voglio dire nulla ma quello che accadrà domani lo sa solo Dio. Questo gruppo ha conquistato la qualificazione all'Europeo, e il percorso è tracciato: ma nel calcio mai dire mai...".

"Da qui a luglio possono succedere tante cose - ha aggiunto il ct azzurro - ma non certo sulla base della spinta dei media: altrimenti convocherei 30 giocatori e farei 10 milioni di formazioni".

E lui, il protagonista, cosa dice? "Trasformare questa partita in un arrivederci e non in un addio? Non lo so, io sono già felice di questa opportunità, se poi verrà qualcosa in più...". Intanto scenderà in campo con la maglia numero 10 per volontà dello stesso Trapattoni.

Al termine dell'allenamento il CT ha ufficializzato la formazione che scenderà in campo contro la Spagna. Baggio giocherà dal 1' alle spalle di Vieri. Questi gli undici: 1 Buffon; 2 Panucci, 5 Cannavaro, 6 Materazzi, 3 Zambrotta; 8 Pirlo, 4 Perrotta, 7 Fiore; 10 Baggio; 11 Di Vaio, 9 Vieri. In panchina: 12 Peruzzi, 13 Oddo, 14 Ferrari, 15 Legrottaglie, 16 Favalli, 17 Ambrosini, 18 Diana, 19 Nervo, 20 Miccoli, 21 Corradi.


letto su http://sport.virgilio.it/it/cmc/calcio/200418/cmc_66551.html
danielecaiani Inserito il - 28 apr 2004 : 14:46:47
Roby Baggio agli Europei?
Trapattoni: "Mai dire mai"



Roberto Baggio sarà in campo dal primo minuto nell'amichevole di domani sera con la Spagna
* IL CT Trap 'apre' al Codino: "Io non credo che sia vicino all'addio al calcio. Non voglio dire nulla. Certo ci sono molte defezioni: quello che accadra' domani lo sa solo Dio"
* BAGGIO ''Trasformare questa partita in un arrivederci e non in un addio? Non lo so, io sono gia' felice di questa opportunita', se poi verra' qualcosa in piu'...''
* INVIDIE "Io personaggio scomodo? E' ovvio che la popolarita' e l'affetto che gli italiani nutrono nei miei confronti possono anche dare fastidio a qualcuno"


Roma, 27 aprile 2004 - "La porta per Baggio non e' mai stata chiusa. Lo sapete tutti che quindici giorni prima del Mondiale io e Roberto ci siamo sentiti. Sono stato molto chiaro con lui ed un mese prima avevamo anche pranzato assieme".

E' uno dei passaggi della conferenza stampa di Giovanni Trapattoni con accanto Roberto Baggio alla vigilia dell'amichevole contro la Spagna. Poi il Trap "apre" al Codino. "Io non credo che sia vicino all'addio al calcio e comunque in questo periodo ho letto tante cose. E' vero che ultimamente ci sono tante defezioni e quindi non voglio dire nulla ma quello che accadra' domani lo sa solo Dio".

Anche Baggio non chiude del tutto alla possibilità di continuare l'avventura in nazionale anche dopo l'appuntamento con la Spagna:''Trasformare questa partita in un arrivederci e non in un addio? Non lo so, io sono gia' felice di questa opportunita', se poi verra' qualcosa in piu'...''.

"Non mi sento ancora vicino al mio addio al calcio. Forse lo saro' tra qualche settimana" ha aggiunto il campione - "Scendero' in campo fra pochi minuti e sciogliero' l'ultimo dubbio per essere in campo domani sera".

Sulle gelosie e invidie, probabilmente tra gli stessi colleghi, Baggio risponde laconico: "Io personaggio scomodo? Non credo, questo lo devono decidere i miei compagni di squadra. E' ovvio che la popolarita' e l'affetto che gli italiani nutrono nei miei confronti possono anche dare fastidio a qualcuno".

La notizia della presenza di Baggio alla partita con la Spagna è arrivata dopo l'ecografia di controllo al retto femorale della coscia destra a cui Roberto Baggio questa mattina si è sottoposto in una clinica genovese alla presenza del prof. Ferretti, medico della squadra azzurra, ha dato esito negativo. Baggio dunque sarà in campo dal primo minuto.

Le probabili formazioni
ITALIA: Buffon; Panucci, Materazzi, Cannavaro, Zambrotta; Pirlo, Perrotta; Fiore, Baggio, Di Vaio; Vieri.
In panchina: Peruzzi, Favalli, Ferrari, Legrottaglie, Oddo, Ambrosini, Diana, Nervo, Corradi, Miccoli.
Allenatore: Trapattoni.

SPAGNA: Casillas; Salgado, Helguera, Cesar, Raul Bravo; Baraja, Xabi Alonso; Etxeberria, Raul, Vicente; Morientes.
In panchina: Canizares, Torres, Luis Garcia, Puyol, Xavi, Manuel Pablo, Valeron, Albelda, Marchena.
Allenatore: Saez.
ARBITRO: Poll (Ing).


letto su http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/tuttocalcio:5349281:/2004/04/27:#
daniele10 Inserito il - 28 apr 2004 : 09:21:59
Baggio, la carriera del campione


Roma, 27 aprile - Sono passati 15 anni, 5 mesi e undici giorni dal 16 novembre 1989, quando Roberto Baggio, allora 21enne esordì dal primo minuto nella nazionale allenata da Azeglio Vicini contro l'Olanda, a Roma, per una gara amichevole che venne risolta da un gol di Gianluca Vialli.


Il primo gol arrivò dopo cinque mesi e sei giorni, quando Baggio, che nel frattempo aveva raggranellato un altro spezzone di partita contro la Romania (25 minuti), pennellò una punizione alla sua maniera, regalando all'Italia il momentaneo vantaggio nella gara amichevole contro l'Uruguay (a Verona, 22 aprile 1989: 1-1).


Da allora in azzurro Baggio ha totalizzato 55 presenze e realizzato 29 reti, giocando tre mondiali (9 gol per lui, esattamente come Paolo Rossi) e conquistando un terzo posto a Italia '90 e un secondo a Usa '94. Domani Roberto Baggio tornerà ufficialmente in nazionale, convocato da Giovanni Trapattoni per la gara amichevole di Genova contro la Spagna. Un giorno speciale, per Baggio, che aveva vestito la maglia azzurra per l'ultima volta 31 marzo 1999, in Italia-Bielorussia 1-1.


Roberto Baggio, sesto di otto figli, nasce a Caldogno il 18 febbraio 1967 da papà Florindo e mamma Matilde. Nel 1981, su segnalazione di Antonio Moro e con il consenso di Giulio Savoini, approda al Vicenza per la bellezza di 500 milioni di lire. Il 1982 è un anno molto intenso. In Febbraio si infortuna al menisco del ginocchio sinistro, ma in estate conosce Andreina Fabbi, colei che diventerà sua moglie.


Il 5 Giugno del 1983 è il giorno del suo debutto, in Vicenza-Piacenza 0-1. Il 15 Febbraio 1984, gioca la sua prima partita con la nazionale Under 16 (Italia-Jugoslavia 1-1); il 9 Gennaio è invece il giorno del debutto in nazionale Juniores: l'Italia batte 3-0 la Grecia con un suo gol. Nella stagione 1984/85 con 12 reti in 29 partite aiuta la squadra a salire in serie B. Il 3 Maggio 1985 il Vicenza lo cede alla Fiorentina per 2 miliardi e 800 milioni (niente per un ragazzo della sua età).


Il 5 Maggio è un gran brutto giorno per Baggio: in Rimini-Vicenza si rompe i legamenti crociati del ginocchio destro; il 5 giugno viene operato a Saint Etienne dal dottor Bosquet. Il 29 Gennaio 1986, l'infortunio è ormai acqua passata, debutta in Coppa Italia contro l'Udinese (nelle file dei viola); il 3 settembre arriva il primo gol (anzi, una doppietta) contro l'Empoli, sempre in Coppa Italia (2-1).


Il 17 Settembre gioca la sua prima partita in coppa UEFA, in Fiorentina-Boavista 1-0. Il 21 settembre avviene il suo debutto in serie A (Fiorentina-Sampdoria 2-0), ma pochi giorni dopo (25 dello stesso mese), si infortuna al ginocchio destro. Torna a giocare un'amichevole il 6 Dicembre 1986 contro il Sion. L'11 Dicembre 1986 nuovo infortunio al menisco del ginocchio destro e il 18 dello stesso mese, il professor Bosquet effettua una nuova operazione, sempre a Saint Etienne. La rieducazione comincia a Formia il 2 Aprile 1987, con l'aiuto dei professori Vittori e Locatelli. Torna a giocare in un'amichevole contro il Vaiano (23 aprile 1987); il ritorno in campionato avviene il 26 Aprile 1987: la partita è Inter-Fiorentina 1-0 e subentra a Di Chiara.


Il 10 Maggio 1987, si gioca Napoli-Fiorentina, nel giorno del primo scudetto di Maradona, Baggio segna il suo primo gol in serie A (su punizione), ed è un gol pesantissimo che da la salvezza ai viola grazie al pareggio con i partenopei per 1-1.


Nella Fiorentina rimane fino al 1990. Ma il distacco dalla squadra viola è drastico. I tifosi toscani non vogliono perdere il propro beniamino anche perché a volere il giocatore sono gli odiati nemici della Juventus. Alla fine però le due società arrivano ad un accordo, Baggio giocherà in bianconero. Il suo contratto è in scadenza, e i tifosi scendono in piazza: lui vorrebbe restare ma a patto che venga rinforzata la squadra.


Il 17 Maggio '90 si vocifera di una cessione alla Juve, ma lui smentisce: " Non voglio andare alla Juve, devo scriverlo sui muri?". Il 17 Maggio si sparge la voce di una già avvenuta cessione: i tifosi prendono a sassate la sede della Fiorentina, e colpiscono anche il ritiro della nazionale a Coverciano (mondiali di Italia '90). Il 18 Maggio alle 13:48, è ufficiale: Baggio è della Juve a fronte del corrispettivo di 16 miliardi più la cessione di Buso. Il giocatore incasserà 2 miliardi e cento milioni netti all'anno. Il suo procuratore, Antonio Caliendo, due miliardi. Poi dichiara: "Era mio desiderio restare a Firenze, dentro di me so di aver fatto il massimo per restare. I Pontello però non mi hanno mai presentato un'offerta economica". Ma Claudio Pontello rivela: "Anche stamani abbiamo offerto a Baggio un ingaggio di un miliardo, ma lui aveva già firmato ieri pomeriggio". Davanti alla sede della Fiorentina è il caos.


Comincia Italia '90, quello delle Notti Magiche. Baggio inizia il suo primo mondiale in panchina. Ma nel terzo match il CT della nazionale Azeglio Vicini decide di provare Baggio in coppia con lo scatenatissimo Schillaci. Per Baggio è l'opportunità di farsi conoscere, tutto il mondo lo sta seguendo. Contro la Cecoslovacchia segna una rete memorabile.


L'Italia grazie anche ai suoi gol arriva in semifinale dove trova l'Argentina di Diego Armando Maradona. Vicini incredibilmente lascia fuori Baggio per far posto a Gianluca Vialli, reduce da un infortunio. Per Baggio (che entra a gara quasi finita) è una grande delusione, ancor perggio per l'Itala che viene eliminata ai calci di rigore.

ROMA, 27 APRILE 2004 - Si ricomincia e Baggio è alla Juventus. Con la maglia bianconera gioca cinque Campionati segnando 78 reti. Sono questi gli anni in cui avviene la sua definitiva consacrazione. Nel 1993 gli viene assegnato il Pallone d'Oro, l'anno seguente la Fifa gli assegna il Fifa World Player. Con la maglia bianconera Baggio vince un campionato italiano, una Coppa Uefa e una Coppa Italia.

Vola da protagonista assoluto ad Usa '94. Nei mondiali americani Baggio è attesissimo e la squadra degli azzurri viene costruita intorno a lui. Lui naturalmente non delude. Ma i rapporti con l'allenatore Arrigo Sacchi, si deteriorano quando, durante Italia-Norvegia, con la squadra ridotta in 10 per l'espulsione del portiere Pagliuca, il CT toglie proprio Baggio. "Questo è matto" dice l'attaccante, il cui labiale è immortalato dalle telecamere. Giocherà 7 partite segnando 5 reti nonostante una prima fase molto deludente.


Tanto che, il 30 giugno 1994, Gianni Agnelli si pronuncia: "L'ho visto in tivù prima della partita contro il Messico: sembra un coniglio bagnato". Poi il coniglio bagnato segna in tutte le seguenti partite (Nigeria, Spagna e poi Bulgaria): siamo in finale. Nella partita contro la squadra di Hristo Stoichkov si infortuna e la finale contro i brasiliani è a rischio. Sacchi lascia allo stesso Baggio la scelta di giocare o meno. La finale si gioca al Rose Bowl di Pasadena: Robi è presente. A farsi sentire più che l'infortunio è il gran caldo, l'umidità. I tempi regolamentari e supplementari finiscono sullo 0 a 0. Si va ai rigori: segnano per l'Italia Albertini ed Evani, sbagliano Baresi, Massaro e lo stesso Robi Baggio. Il Brasile è campione del mondo.


Nonostante i successi, la Juve decide di vendere Baggio e puntare su un promettente giovane, Alessandro del Piero. Per Baggio arriva un offerta dal Milan. In rossonero gioca due stagioni. La sua scelta si rivela sbagliata. Nel Milan infatti è solo un sostituto. Capello non riesce a inserirlo nei suoi schemi e anche se alla fine arriva lo scudetto, il contributo di Baggio alla squadra è irrivelante. Tabarez non fa a tempo ad arrivare che viene esonerato per far posto al ritorno di Sacchi. Baggio è un corpo estraneo, si demoralizza e ai comincia a parlare del declino. Il 13 luglio la rottura totale col Milan.


Ma il 12 luglio arriva la svolta. Il Bologna si fa avanti. Il 19 luglio è ufficiale: passa al Bologna per 5 miliardi e mezzo e un ingaggio di 3 miliardi e mezzo. Il 2 agosto, addirittura Tony Blair, a Bologna in occasione del diciassettesimo anniversario della strage della stazione, chiede e ottiene in regalo la maglia di Roberto Baggio con autografo. Il 17 giugno '97 si taglia il codino. E' il leader del Bologna. Il 18 Gennaio litigio Baggio-Ulivieri: prima della partita Bologna-Juventus 1-3, rifiuta la panchina e se ne va dal ritiro.


A fine stagione saranno 22 gol in campionato: il suo record. E arriva la tanto desiderata convocazione del CT Maldini per il suo terzo mondiale. A Francia '98 è una riserva perché tutti puntano sul fantasista juventino Del Piero che incredibilmente delude tutte le aspettative. Baggio gioca 4 partite segnando 2 reti.


Il presidente Massimo Moratti, da sempre un appassionato tifoso di Roberto Baggio, gli offre di giocare nell'Inter. Per Baggio è la possibilità di rimanere in Italia e giocare ancora ai massimi livelli. I risultati però tardono ad arrivare. Baggio gioca in Champions League segnando al Real Madrid a San Siro permettendo alla squadra di passare il turno. Ma pochi giorni dopo la qualificazione il tecnico Gigi Simoni viene sostituito e per l'Inter cade qualsiasi speranza di vittoria. La stagione è completamente da dimenticare.


Il secondo anno con l'Inter è segnato dai difficili rapporti tra il giocatore e il nuovo tecnico Marcello Lippi. Appena ha la possibilità di giocare dimostra tutto il suo talento, segnando reti decisive. Ed è prorpio grazie ai suoi gol l'Inter vince lo spareggio con il Parma ed accede alla Champions League.


I rapporti con Lippi però non sono dei migliori (come lo stesso calciatore racconta nel suo libro "Una Pora nel Cielo"). Il suo contratto con l'Inter arriva alla scadenza. Dopo due anni di delusione in maglia nerazzurra, capisce che è ora di cambiar aria: molte proposte, anche da prestigiose squadre estere. Ma Baggio vuole rimanere in Italia per centrare la quarta convocazione ad un mondiale. L'offerta gli arriva dal Brescia, neo- promossa in serie A. Baggio è a Caldogno, si allena da solo "emarginato da tutto il calcio italiano", racconta Carlo Mazzone, l'allenatore che lo accoglie a bracci aperte. Baggio accetta con entusiasmo. Con il tecnico romano va d'amore e d'accordo, la squadra e i tifosi lo amano, il Brescia centra tre promozioni consecutive.
In mezzo, però, tanto per non farsi mai mancare niente, ancora tanta sfortuna. Come quando, nel marzo del 2002, con il Brescia e Baggio lanciatissimi, addirittura in odore di nazionale per il mondiale nippo-coreano, un nuovo infortunio ferma la corsa dell'attaccante. Ma il 21 aprile 2002, Baggio centra un nuovo incredibile record: rientra in campo dopo soli 77 giorni dall'infortunio patito in Coppa Italia, per il quale ha subito un operazione ai legamenti del famigerato ginocchio destro. Il detentore del record era Nervo (Bologna), rientrato dopo 100 giorni. Torna e fa a tempo a segnare ancora, prima della fine del campionato. Ma il suo sforzo non commuove il CT Trapattoni che lo esclude dalla lista dei convocati per il mondiale.


La delusione, cocente, non ferma Baggio. Resta a Brescia, ma Mazzone è andato via. Da Modena arriva Gianni De Biasi, un giovane che capisce subito l'importanza di Roberto Baggio e consegna a lui le chiavi della squadra. Nella stagione in corso, con il Brescia proiettato ormai verso la quarta promozione consecutiva, Roberto Baggio tocca e supera quota 200 gol in Serie A. Con il gol realizzato domenica al perugia, Baggio è a quota 204, il quinto di tutti i tempi.



letto su http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/art/2004/04/27/5349285
daniele10 Inserito il - 28 apr 2004 : 09:19:39
Italia-Spagna: ct Saez 'Baggio mondiale, occhio al loro attacco'

Il commissario tecnico della Nazionale Spagnola, Inaki Saez, ha dichiarato nella conferenza stampa della vigilia dell'amichevole contro l'Italia a Genova: "Schiererò 2 coppie d'attacco nei 2 tempi, Raul-Morientes e Valeron-Fernando Torres. A centrocampo si alterneranno le coppie Albelda-Baraja e Xavi-Xabi Alonso. Le amichevoli si dividono in normali ed importanti. Questa contro l'Italia è sicuramente importante. La Nazionale Spagnola deve sempre fare bene. Giocheranno i migliori, chiedo determinazione in campo più che una vittoria. Conosco il delicato momento della stagione, quindi cercherò di bilanciare l'utilizzo dei giocatori dei diversi club. In Italia tutti i giocatori sanno cosa fare in campo, difensivamente non ti danno alternative. Dirò alla difesa di stare molto attenta perchè l'attacco dell'Italia è temibile. Roberto Baggio? Sappiamo tutti cosa rappresenta per l'Italia e per il calcio mondiale. Spero che giochi".


letto su http://www.calciomercato.com/modules.php?name=News&file=article&sid=54831
danielecaiani Inserito il - 27 apr 2004 : 11:11:26
Tutti in piedi per il Codino


Robi Baggio ritrova facce note al ritiro azzurro.


di Diego Antonelli


Genova si prepara a festeggiare il ritorno in azzurro di Robi Baggio. In mattinata la visita con i medici della nazionale poi conferenza stampa e allenamento.

GENOVA, 26 aprile 2004 - Ci sono storie che meritano un lieto fine. Anche stucchevole, anche melenso, anche prevedibile e un po' furbetto. Quella di Roberto Baggio è una carriera da standing ovation, nei confronti della quale è doveroso manifestare grande rispetto e grande riconoscenza. Ha fatto bene Trapattoni a regalare al divin Codino una partita di addio che diventa il coronamento del suo grande sogno degli ultimi 5 anni: tornare a vestire la maglia azzurra che lo ha visto protagonista di tante memorabili gare.
Resta un solo piccolo intoppo da superare: quel lieve malanno che ha colpito il fantasista di Caldogno domenica durante l'incontro con il Perugia. Ferretti, medico della nazionale azzurra, parla di un "infortunio non serio". I due si sono già visti per un primo "consulto", ma la visita vera e propria è in programma per la mattinata di oggi. Tutto lascia presagire che non ci saranno grossi problemi: Baggio non dovrebbe mancare alla sua festa. Alle 5 del pomeriggio è previsto un incontro con la stampa. Poi tutto tornerà nell'alveo della normalità di una partita "amichevole" della squadra di Trapattoni. Allenamento a Marassi, Trap incontra la stampa, quindi silenzio fino al fischio d'inizio.
Va bene, Robi, faremo tutti finta che si tratti di una normale amichevole della nazionale. Lo faremo per non metteri in imbarazzo e per non emozionarti troppo quando sentirai il boato della folla che ti osannerà. Tu fingi di non sentire il groppo in gola sulle note dell'inno di Mameli, metti il cuore dentro alle scarpe (De Gregori già pensava a te?) e regalaci quelle emozioni che pochissimi al mondo hanno saputo regalarci da un rettangolo di erba. Poi tutti insieme, quando verrà il momento di lasciare il campo, facciamo finta che non sia l'ultima volta. In fin dei conti continuare a sognare non costa nulla.




letto su http://www.gazzetta.it/primi_piani/calcio/2004/pp_1.0.361334524.shtml
danielecaiani Inserito il - 27 apr 2004 : 11:08:46
Articolo GAZZETTA DI PARMA



NAZIONALE—Domani «passerella» in amichevole contro la Spagna
Baggio sarà in campo

Ha un problema muscolare ma non vuole mancare

GENOVA - A tre giorni dalla sfida scudetto Milan-Roma torna la Nazionale, che domani sera a Genova affronterà in amichevole la Spagna, ma tornano, soprattutto, le polemiche. Ancelotti e soprattutto Capello si erano lamentati degli incontri infrasettimanali previsti a ridosso della partitissima e, guarda caso, nell'elenco dei 21 convocati da Trapattoni non c'erano Gattuso, Cassano, Nesta e Totti. Ma se la mancata presenza dei primi due non ha destato scalpore (entrambi erano sofferenti e domenica sono usciti anzitempo), i forfait del difensore del Milan e del capitano della Roma assomigliavano tanto a infortuni diplomatici.
I sospetti si sono sprecati, ma il dottor Ferretti, responsabile dello staff sanitario azzurro, ha vestito i panni del pompiere: «I medici dei club sono stati categorici: i due non possono giocare. E io non ho motivi per dubitare dei miei colleghi». Però è un dato di fatto che un problema al polpaccio è stato sufficiente a Totti per alzare bandiera bianca, mentre un signore di 37 anni, martoriato da tempo dagli infortuni, faccia di tutto per esserci, nonostante il risentimento muscolare alla coscia destra. Il ritorno di Baggio, a cinque anni dall'ultima apparizione (marzo 1999, contro la Bielorussia), è il motivo principale della sfida contro la Spagna. Per il «codino» si dovrebbe trattare di una passerella finale, a un mese dall'annunciato ritiro dal calcio, ma lui ha lasciato aperta una porta: «Gli Europei? Decide Trapattoni». Perché se potesse decidere lui, in Portogallo ci andrebbe su una gamba sola... C'è ancora qualche dubbio sulla presenza di Baggio, ma il dottor Ferretti si è detto certo che potrà scendere in campo: «Vedremo, ma lui non mi preoccupa: è il miglior medico di se stesso. E poi lo aspetta tutta l'Italia...». Oltre che per Baggio, quella di Genova sarà un'occasione speciale anche per Angelo Peruzzi (altro ritorno azzurro, a distanza di cinque anni) e per Aimo Diana, il difensore-centrocampista della Sampdoria approdato per la prima volta nel Club Italia. Si rivedranno dopo parecchio tempo capitan Cannavaro e Marco Materazzi, mentre Di Vaio e Miccoli, che si devono accontentare di spiccioli di gloria nella Juve, si giocheranno il ruolo di partner di Bobo Vieri.

Nella due giorni genovese si parlerà anche di un argomento particolare. I giocatori che saranno convocati per la fase finale di Portogallo 2004 intendono esercitare il loro diritto di voto per le elezioni europee del 12-13 giugno e Cannavaro, da capitano e portavoce, ha chiesto ai vertici della Figc di trovare un accordo con il Ministero degli Esteri per ottenere una deroga che consenta ai componenti la comitiva italiana di votare a Lisbona.



letto su http://www.gazzettadiparma.it/gazzetta%5Csito%5CArticoli.nsf/0/4c94fecb46aa3e3bc1256e8300223ca6?Open
danielecaiani Inserito il - 27 apr 2004 : 11:04:42
martedì 27 aprile 2004 11.02

Febbre azzurra per Baggio a Genova


GENOVA - E' stato Roberto Baggio il grande protagonista al raduno della nazionale a Genova. Il centinaio di tifosi presenti all'arrivo della squadra, che domani sera affronterà la Spagna in amichevole a Marassi, ha tributato l'applauso più lungo al fuoriclasse del Brescia, che riabbraccia l'azzurro dopo 5 anni. Baggio dovrebbe essere in campo per quella che viene considerata la sua gara d'addio con l'Italia, ma lamenta un problema muscolare e il suo impiego sarà deciso dopo il consulto medico di questa mattina. Nel pomeriggio è in programma l'allenamento, al termine del quale il ct Giovanni Trapattoni annuncerà l'undici di partenza.



letto su http://www.audiosport.it/notizia.asp?id=37107
danielecaiani Inserito il - 26 apr 2004 : 10:45:39
VENTUNO AZZURRI
DA DOMANI IN RITIRO
PER L’AMICHEVOLE
CONTRO LA SPAGNA


Il commissario tecnico della Nazionale Giovanni Trapattoni ha convocato ventuno giocatori per l’amichevole che l’Italia giocherà contro la Spagna mercoledì 28 aprile allo stadio "Luigi Ferraris" di Genova (ore 21). Nella lista dei convocati c’è anche il nome di Roberto Baggio, c’è Peruzzi al suo rientro in azzurro, mentre Totti e Nesta hanno dato forfait: il primo lamenta una forte contusione al polpaccio destro, il secondo un’infrazione ad una costola. E c’è anche una novità: si chiama Aimo Stefano Diana, centrocampista della Sampdoria.

Gli Azzurri si raduneranno nella serata di lunedì 26 in un albergo di Genova.

Martedì 27 aprile alle ore 18 sosterranno un allenamento presso lo Stadio "L. Ferraris", quindi ci sarà l'incontro con la stampa.
La partita sarà diretta dall'arbitro inglese Graham Poll coadiuvato dagli assistenti David Babski e Jim Devine, IV° ufficiale Mauro Bergonzi.

Questa la lista dei convocati di Trapattoni:

Portieri: Buffon (Juventus), Peruzzi (Lazio);

Difensori: Cannavaro (Inter), Favalli (Lazio), Ferrari (Parma), Legrottaglie (Juventus), Materazzi (Inter), Oddo (Lazio), Panucci (Roma);

Centrocampisti: Ambrosini (Milan), Diana (Sampdoria), Fiore (Lazio), Nervo (Bologna), Perrotta (Chievo Verona), Pirlo (Milan), Zambrotta (Juventus);

Attaccanti: Baggio (Brescia), Corradi (Lazio), Di Vaio (Juventus), Miccoli (Juventus), Vieri (Inter).


letto su http://www.figc.it/archivio_notizie_2004/f_archivio.htm

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